Ospitare la poesia
Ho conosciuto una persona che a quei tempi nessuno andava a trovare, anzi, a quei tempi solo pochi sapevano chi fosse e molti di quelli che la conoscevano la evitavano.
Ho conosciuto una persona che a quei tempi nessuno andava a trovare, anzi, a quei tempi solo pochi sapevano chi fosse e molti di quelli che la conoscevano la evitavano.
Figlia e madre erano legate fortemente l'una all'altra.
Sono oscurità e luce, trasgressione e nido; figlio e padre, nemico e alleato, rifugio e minaccia.
Sono nata libera, istintiva, amante della vita, del ritmo infuocato, dei gusti avvolgenti e rinfrescanti dei frutti maturati al sole, di uomini passionali che sanno capire cosa veramente voglio, che sanno far scorrere in me cascate che si gettano nel vuoto.
Il movimento perenne delle acque accarezza i miei capelli dai riflessi celesti, mentre seduto sul trono nelle profondità del mio regno, osservo il via vai dei miei sudditi.
Ogni uomo ha una missione, un posto nel creato, un obiettivo che lo guida nelle proprie azioni.
Uno sguardo al mio diadema ben incastonato nella chioma voluttuosa e un attimo dopo scendo un'imponente scalinata con eleganza, tenendo la mia lunga veste tra le dita.
Sono la Dea della giustizia, ma sono anche la dea dell'intelligenza del cuore.
Ho avuto l'opportunità di assistere a un dibattito con Paolo Di Stefano, ossia la persona che ha reso il Dantedì una ricorrenza celebrata non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
C'è una finestra che si affaccia su un piccolo lago color smeraldo, amo guardare il panorama chiuso dalle montagne circostanti quando sono seduta a tavola nel tinello di zia Rina, il verde domina in tutte le sue sfumature e mi fa sentire parte del paesaggio.
Appartenenza alla terra e amore per il mare.
Lo vidi arrivare da lontano e, seppur senza poter vedere il suo viso, sentivo che era lui.