La finestra sul lago color smeraldo

01.09.2021

C'è una finestra che si affaccia su un piccolo lago color smeraldo, amo guardare il panorama chiuso dalle montagne circostanti quando sono seduta a tavola nel tinello di zia Rina, il verde domina in tutte le sue sfumature e mi fa sentire parte del paesaggio.

Zia abita in questo luogo da molti anni ormai, è vedova da tempo, vive sola, ma è tutt'altro che sola, ama la sua vita libera da schemi e costrizioni, ama i suoi cari, la sua cagnolina, i suoi libri, ama stare ai fornelli, passeggiare sul lungo il lago, dipingere e assaporare la vita in ogni suo attimo. In paese tutti le vogliono bene, perché sa essere presente ma discreta e rispettosa e sa pretendere che gli altri lo siano con lei, ma con estrema grazia.

Credo che il luogo in cui vive, seppur un po' isolato dal mondo, lontano dai servizi e quasi disabitato nei mesi invernali, regali un'energia che entra nelle ossa e riempie gli occhi di bellezza, donando la salute dell'anima; una forma di salute che le nostre città efficienti e perfettamente funzionanti, ci hanno ormai rubato per sempre.

Quel piccolo appartamento semplice ed elegante, ove ogni cosa è curata nei particolari, è al primo piano di un edificio centenario, con le scale in pietra e il passamano in legno, naturalmente senza ascensore, ma, anche con il passare degli anni, mia zia non ha paura di salire e scendere quelle scale per entrare ed uscire dal suo magico mondo.

Zia mi ha raccontato che fu zio a scegliere quella casa, lei chiese una sola cosa: che ci fosse un balcone e lui trovò un balcone che si affaccia su un panorama meraviglioso. Un dono d'amore di cui zia Rina gode ancora oggi.

Amo stare con lei, assaporare la sua cucina raffinata e ascoltare i suoi racconti di vita, costellati di aneddoti ironici e condivisi sempre con il sorriso sulle labbra. A fine pasto non manca mai il grappino in onore di Zio Paolo, Veneto trapiantato in Lombardia.

Zia e la mia mamma sono sempre state diverse tra loro, ma si sono amate molto, ogni giorno si sentivano almeno tre volte...  e litigavano sempre; poi chiamavano me e ognuna delle due mi dava la sua versione, cercando approvazione, io davo ragione ad entrambe e la cosa mi divertiva molto.

Ora zia ogni giorno chiama me, è un buongiorno a cui tengo tantissimo, spesso ridiamo e io, a differenza di mia mamma, non la contraddico mai.

Autore ✍️: Deborah Esposito

Dedicato a Zia Rina e a Spinone al Lago

Racconti di Ospitalità - blog personale di Deborah Esposito
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