Trovarsi davanti ad una pagina bianca con la consapevolezza di dover scrivere almeno 300 parole e cercare di non superarne 500, obiettivo che io stessa mi sono imposta, dá un po' di scoramento.

La cucina materna è il luogo dei profumi, delle luci, dei suoni, dei vecchi cucchiai di legno, delle padelle bruciacchiate sul fondo e con i contorni irregolari, del frigorifero disordinato, della dispensa piena di scorte, della cappa che non funziona più, della cassapanca che deve essere riparata da una vita... è il luogo che racconta la nostra...

L'amicizia non è una scintilla, non un colpo di fulmine, è una piccola sorgente di montagna che nutre con costanza la nostra vita, si alimenta con ogni goccia, giorno per giorno, si arricchisce di freschezza, di sali minerali, supera gli ostacoli, cerca nuove strade.

Mi chiamo Biancaneve, mi hanno dato questo nome perché sono nata con una candida chioma bianca.

Racconti di Ospitalità - blog personale di Deborah Esposito
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