L'autunno è una stagione bellissima, colorata, sorprendente e vivace..

L'ho sempre amato, più dell'estate, ma più passano gli anni e più in questo periodo dell'anno si insidia in me una certa malinconia.

La malinconia è una compagna di tutte le stagioni della vita, ma è proprio durante l'autunno dell’’esistenza che presenta il conto delle mancanze.

Mancanza di un amore, un amico, un luogo, ma soprattutto la nostalgia per la capacità di sentire la vita tra le mani, le emozioni che spaccano la routine, che trasformano gli obiettivi in sogni da raggiungere, che fanno gustare il sapore di un bacio.

Il tiepido autunno, somiglia fin troppo alla tiepida vita di una persona matura, in cui lo stupore lascia spazio alle aspettative tradite, alle bugie dette a se stessi, la stagione in cui osserviamo tutte le nostre debolezze come riflesse in uno specchio, debolezze a cui non abbiamo più l'energia di rimediare.

Debolezze che fanno cadere le immagini di sogni traditi, che avremmo voluto realizzare e che invece ormai sono come foglie secche spinte dal vento, che tuttavia non hanno la forza di volare e possono solo incontrare il terreno.

Foglie rosse come la fiamma della passione prigioniera del vento che sta arrivando da nord.

L'autunno è un monito, ci dice che la nostra vita scorre e che il tempo stringe, ci chiede di raccogliere le foglie prima che tocchino terra e riaccendere la fiamma nei nostri cuori.

Se siamo ancora pronti a farlo, condividiamo i nostri sentimenti con chi ci circonda, la condivisione è come un fuoco perpetuo, portiamo a tavola questi colori e invitiamo a sedersi con noi il nostro amico, il nostro amore, la nostra famiglia, raccontiamo storie vivaci, avviciniamoci, idealizziamo il futuro, giochiamo con i sogni, riportiamo la fantasia e l'immaginazione dentro di noi, in un cuore forse un po' spento e indolente... io ci proverò e voi?

Autore: Deborah Esposito

Dedicato a Davis B., mio primo batticuore segreto di bambina e compagno delle elementari che, ho scoperto solo ora, è volato in cielo due anni fa.