La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi. (Danny Kaye)

08.10.2020

Suocera tedesca.

Un luogo comune che alla maggior parte degli italiani potrebbe suscitare reazioni negative. Io ho una suocera tedesca ed è una delle persone più dolci, emotive, avvolgenti e materne che conosca.

L'esatto opposto di ciò che chiunque possa pensare e di tante suocere nostrane invadenti e gelose di cui il bel paese è costellato. Per me questa donna è una seconda mamma e adoro ascoltarla raccontare la sua vita, di cui sono custode forse più dei suoi stessi figli.

Lei che da bambina ha vissuto a Norimberga durante la guerra, lei sfollata, piccola vittima inconsapevole di ciò che stava accadendo, unica femmina di 7 figli, lei a cui un giorno sua mamma disse di andarsene e studiare, altrimenti sarebbe stata destinata a lavare le camicie dei suoi fratelli per tutta la vita.

Così iniziò il suo cammino, studiò ostetricia a Monaco e, viste le sue qualità, fu assunta in un'importante clinica svizzera, dove incontrò mio suocero, medico siciliano.

Quando si sposarono decisero di andare a vivere in Sicilia, lei dovette lasciare il suo prestigioso lavoro e seguì il marito senza conoscere la lingua e senza alcun riferimento famigliare o culturale.

Correvano gli anni '50 e per una donna del nord non fu un passaggio facile, all'epoca erano ancora due mondi paralleli.

Questo passo le costò la carriera e invece di lavare le camicie dei fratelli, finì con lavare i camici, ma la sua dedizione alla famiglia fu consapevole e totale, anche se nei suoi racconti c'è spesso un velo di malinconia per il suo lavoro tanto amato.

In Sicilia Nonna Klara imparò da sua suocera a cucinare i piatti tipici messinesi come pochi al mondo, pur conoscendo la Sicilia e molti siciliani, posso dire che è la miglior cuoca messinese che io ancora oggi conosca.

Sua suocera le disse un giorno che l'allieva aveva superato il maestro e io non ho nessun dubbio.

Detto questo non potete immaginare la bontà del suo strudel, dolce, aromatico e fragrante come un abbraccio. Nulla a che vedere con tutto quello che si trova in giro. Usa un impasto sottile e semplice fatto con olio e farina, velato come lo faceva la sua mamma.

Lei compie gli anni il 10 ottobre, 87 anni portati con grinta e forza di volontà nonostante gli acciacchi, qualità queste tipicamente tedesche.

Vorrei invitarla a pranzo per il suo compleanno, non posso competere sul suo terreno, ma ho due assi nella manica, i canederli trentini e un arrosto di coppa con funghi e patate preparato con la sua stessa ricetta che con gli anni ho imparato a fare piuttosto bene.

Ama le mise en place formali ed eleganti e ha dei servizi di cristallo, argento e porcellana perfettamente conservati meravigliosi, cercherò di proporre una tavola classica.

Autore: Deborah Esposito

Auguri nonna Klara, ti voglio un mondo di bene.

Racconti di Ospitalità - blog personale di Deborah Esposito
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