"L’arte ragazzi miei, consiste nell’essere se stessi." (PAUL VERVAINE)

01.04.2021

Questo racconto è per te, che nascendo mi hai messa al mondo. Per te che hai negli occhi la luce dell'estate e la malinconia dell'autunno.

Mi hai insegnato l'amore, accompagnandomi giorno per giorno a prendermi cura delle tue esigenze ancestrali; poi, ai miei occhi sei diventata una dea, portatrice di saggezza, di talenti e di bellezza.

Quando ho imparato il vero amore ho cominciato a capire che sei un meraviglioso essere imperfetto, con le tue debolezze, i tuoi limiti e i tuoi lati oscuri e ho capito il vero significato della maternità, che non è un dono del cielo che riceviamo nel momento del parto, ma il traguardo di un cammino, che abbiamo fatto insieme.

Ti vedo crescere e cambiare: tra un attimo sarai di nuovo diversa rispetto ad ora, ti allontani e richiedi vigilanza, non condividi e vuoi complicità, guardi i miei giorni passati e non li capisci, mi guardi oggi è mi giudichi.

Amo i tuoi passi incerti che credi sicuri, perché sono il carburante del tuo percorso, trattengo la tentazione di aiutarti a rialzarti quando inciampi.

Mi dispiace constatare che qualche volta fai scappare il tuo tempo senza prenderlo a morsi, senza farti travolgere dalla passione per la vita e dalla bellezza del Creato.

Hai un'anima creativa e artistica, ma a volte ti omologhi, perché come tanti ragazzi della tua età anche per te è importante il bisogno di appartenenza.

Disegna il tuo mondo con le forme e i colori che preferisci, pasticcialo, cancella e ricrea con nuove prospettive e nuove sfumature... ma sii sempre te stessa, non tradire i tuoi veri desideri, abbi un pensiero solo tuo e proteggilo.

Non farti dire da altri cosa ti piace e cosa non deve piacerti, difendi il tuo diritto di sbagliare e persino di fallire. Scoprirai che gli errori sono un bagaglio molto utile.

Ma soprattutto, come ti dico sempre, impegnati... non per quello che vorrai fare da grande, ma per chi vorrai essere.

Io mi auguro che nella tua vita ci sia serenità e felicità, che tu sia sempre dove, quando e con chi vorrai essere, che nessun giudizio esterno possa scalfire o offendere la tua gioia ... ma perché tutto questo faccia parte della tua vita il tuo percorso deve essere costellato da pensieri illuminati e liberi, deve essere illuminato dal sapere, dall'impegno, dall'umiltà.

L'umiltà è una dote fantastica, ci da l'opportunità di riflettere su ciò che facciamo e diciamo, sui nostri comportamenti quotidiani per chiederci se avremmo potuto farlo meglio, per noi stessi e per gli altri.

Impara ad amare la verità, unica luce sul sentiero della via, non ne avere paura, ricordati che è la sola ad offrirti soluzioni e sentimenti che mai ti tradiranno.

Siedi al tavolo della tua vita consapevole di avere accanto chi ami e di poter guardare tutti negli occhi senza dover mai chiederti se tu sia al posto giusto, senza mai tradire i sogni più radicati nel tuo cuore, perché il tempo scorre e quando sarai grande il tuo mondo dovrà essere in armonia con te e non con le aspettative altrui.

Ricordati che non si può tornare indietro nel tempo e cambiare ciò che è già stato, ma si può sempre cambiare strada.

Autore ✍️: Deborah Esposito

Racconti di Ospitalità - blog personale di Deborah Esposito
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