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Il silenzio è la gentilezza dell’Universo. (Abdelmajid Benjelloun)
Questo blog nasce con l'idea di proporre argomenti che siano di ispirazione per arricchire le occasioni conviviali.
Oggi però voglio parlare della bellezza del silenzio.
In un mondo così rumoroso ed esposto, non c'è niente di più poetico e comunicativo del silenzio.
Oggi parlare e comunicare sono diventate due cose distinte; comunicare, entrare in contatto e in sintonia è sempre più difficile.
La parola è diventata uno strumento per prevalere, giudicare, schierarsi, attirare l'attenzione, ferire.
Spesso si parla perché amiamo ascoltare la nostra stessa voce, senza dare spazio al dialogo, senza rispettare i tempi per interagire, alzando la voce con il solo fine di convincere, vendere il nostro pensiero, la nostra posizione.
Invece... non c'è niente di più bello che stare in silenzio dicendosi tutto, essere avvolti dalla presenza di chi ci è accanto senza che sia necessario intrattenerlo con la parola.
Nel silenzio possiamo ascoltare il cuore battere, sentire l'aria che fa ballare le fiamme delle candele, cogliere gli sguardi che sanno parlarci.
Quanti di noi amano leggere la sera con la luce soffusa e in solitudine?
Anche la lettura è un dialogo silenzioso, l'autore ci parla senza emettere suoni, aiutandoci a capire meglio il suo racconto proprio perché siamo noi stessi a dettare il ritmo.
Possiamo raccontarci anche senza parlare, ci avete mai pensato?
A tavola per fare un primo passo dovremmo spegnere cellulari e televisione.
Assaporiamo il cibo e il momento insieme, non scarichiamo le frustrazioni ma godiamo del fatto che in quel momento possiamo dimenticarle con chi è con noi. Anche il gusto ne beneficerà.
Lasciamo la frenesia del nostro tempo fuori dalla porta, perdiamoci e godiamo di ogni attimo.
A tavola potete farlo proponendo colori che richiamino delicatezza e calma, fiori dal profumo inconfondibile che ricordino i caldi pomeriggi estivi e il ronzio degli insetti che succhiano il nettare con laborioso impegno.
Autore: Deborah Esposito