La maldicenza inaridisce i campi

01.06.2021

Re Sole splendeva alto nel cielo, forte della sua immensa e irrinunciabile forza, che determinava la vita e la morte, le stagioni, il sonno e la veglia ... l'esistenza stessa di Madre Terra.

Un giorno di tarda primavera, Lympha, Dea delle acque, decise di trasformarsi in nuvole per visitare Cielo e per controllare dall'alto la situazione del suo regno, che condivideva con gli altri elementi magici che davano vita a Madre Terra.

Re Sole si sentì offeso dal comportamento irriverente di Lympha, in quanto le nuvole oscuravano i suoi raggi e non rendevano omaggio al suo potere.

Sapeva che usando più energia sarebbe morto e quindi decise di cambiare strategia.

Chiamò al suo cospetto Eolo, Dio del vento e gli sussurrò all'orecchio che Lympha voleva portargli via il potere di dare vita a Madre Terra, disse che quell'arroganza di trasformarsi in nubi e pioggia avrebbe determinato la fine di tutto; insinuò inoltre che quella situazione avrebbe tolto agli esseri viventi il grande piacere di godere della luce; luce che Re Sole magnanimamente condivideva con il pianeta.

Eolo ascoltò tutto con attenzione, ma essendo in balia di se stesso, leggero, effimero e inconsistente, non era in grado di capire il peso di ciò che stava per fare, con l'intento di lusingare il suo sovrano.

Decise perciò di percorrere molti chilometri soffiando le nubi e insinuando negli abitanti di Madre Terra indolenza nei confronti di Lympha, così come Re Sole l'aveva insinuata in lui.

Così facendo Eolo diventò sempre più forte grazie all'approvazione che si era guadagnato con il suo inconsistente messaggio e soffiò le nubi oltre l'atmosfera, privando Madre Terra di buona parte delle sue acque.

Re Sole ricominciò a splendere senza sosta e con soddisfazione sul suo dominio.

Con il passare del tempo però, Madre Terra cambiò colore, da azzurra e verde, diventò sempre più grigia, gli abitanti divennero sempre più assetati e stanchi, la vita cominciò a spegnersi e ovunque bruciavano rovi.

I campi si inaridirono, il calore ustionava la pelle, le piante piangevano senza lacrime e a tavola i bicchieri erano vuoti.

Così, lentamente, morì anche la speranza e la gioia; solo una cosa rimase: l'eco di una maldicenza iniziata con il desiderio di poter governare ogni cosa e che invece soffocò ogni buona intenzione.

Autore ✍️: Deborah Esposito

Liberamente ispirata da quanto tramandato dai miti del passato, amaramente dedicato alla capacità diabolica della calunnia.

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