"Il futuro non è stato scritto, il futuro lo scriviamo noi." (Mia mamma)

01.06.2021

Anche il titolo di questo racconto è un biglietto scritto di pugno da mia mamma e scivolato improvvisamente dal cielo: ormai ha imparato a tenermi compagnia così.

La tavola di copertina invece, non è altro che uno schizzo del mio percorso fino a qui, ma quello di cui voglio parlare è di un altro percorso, che ognuno di noi può intraprendere ogni giorno.

Il futuro... mai come oggi mi rendo conto di quanto sia labile questo concetto e quanto sia piuttosto una forma mentale di programmazione che quasi mai, per quello che mi riguarda, si è tradotto con comportamenti coerenti.

Il risultato è un presente in cui nel bene e nel male, del mio concetto di futuro sognato da bambina, è rimasto ben poco.

I giovani mettono in fila i loro progetti, pensando che siano già realtà tangibili, per quanto proiettate in una dimensione non definita.

È come avere davanti una strada tortuosa, che lascia intravedere la meta, costellata di trappole accattivanti e piene di fascino, che ammiccano, ognuna con una strategia propria; sappiamo che per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo rimanere sul sentiero, ma, incuriositi, continuiamo ad aprire porte laterali che ci confondono e ci portano in luoghi all'apparenza non troppo distanti dalla meta, ma con imprevedibili scenari e conseguenze.

Ecco che il futuro definito, viene stravolto; aver perso una strada laterale ci porta verso un nuovo obiettivo, e questo ancora oltre, fino ad arrivare in un luogo sconosciuto ben lontano, dove è impossibile orientarsi.

Passano gli anni e all'improvviso ricordi quei progetti, autentici e sinceri che avevi fatto con cuore e pancia quando hai iniziato a muovere i puoi passi nel mondo, al futuro che, come nelle parole ritrovate della mia mamma, avresti voluto scrivere per te. Il tempo è trascorso, si è fatta sera e ormai è oggettivamente tardi per uscire là fuori e ripartire da zero... ma nessuno ti può impedire di fare altri progetti, dettati dal cuore, o da quello che ne è rimasto e fare tesoro di una nuova consapevolezza, che ti impedirà di intraprendere vie in direzioni sbagliate.

Riprogrammiamo ogni giorno il nostro futuro, comportandoci in modo tale da perseguire sempre piccoli e grandi obiettivi, ma che siano finalmente nostri.

Perdersi è bellissimo, ma ancor meglio è ritrovarsi.

Autore ✍️: Deborah Esposito

Racconti di Ospitalità - blog personale di Deborah Esposito
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